PRO-CEDERE/ DURA ARTE

è un libro doppio, plastico argine alle pressioni e de-pressioni.

La prima parte, Pro-cedere, fatta di immagini e parole-immagini, è divisa in sette capitoli nei quali appaiono sei figure femminili della mia famiglia, ad eccezione del quarto dove ci sono io. Nell’ultimo capitolo c’è un’immagine di volti sovrapposti di miei avi, mai conosciuti.

In “Dura arte”, la vita nello studio, il collettivo d’arte filisto251, le mostre, sono narrati come risvolti esteriori di riflessioni e vicende  private e intime, e infine liquidati: ma io non ero buono, portavo un peso inutile ancora.

 

 

L’autore

Torino è la sua seconda città, Siracusa è quella che gli ha dato i natali ed in cui ha trascorso l’infanzia e la prima giovinezza e dove è tornato a vivere agli inizi degli anni Novanta. Con Torino ha sempre però mantenuto un legame, ne è una prova questo libro, sia per alcuni riferimenti in esso presenti, che per il contributo prezioso dato dal fotografo e artista torinese Max Zarri alla sua realizzazione.

A Torino lavora qualche anno come assistente per un importante artista fino a quando non realizza e la mostra Serata Immateriale, nel 1986, mostra nata spontaneamente dall’incontro di alcuni giovani artisti, architetti ed attori di teatro, ispirati dal pensiero di Lyotard. Gli anni trascorsi a Torino sono stati della sua vita quelli che manterrà vivi nella memoria, sia per una certa durezza che per l’estrema e dolce poesia vissuta.

Tornato a Siracusa conosce alcuni giovani artisti che frequentano la Galleria Civica d’Arte Contemporanea Montevergini e insieme a loro fonda un collettivo che prende il nome dall’indirizzo civico della sua sede: filisto251. Da lì si sviluppano una serie di mostre e iniziative, in parte narrate nel libro.

 

Biografia essenziale

E’ nato e vive a Siracusa. Ha vissuto a Torino dal 1976 al 1987.

Tra le mostre più significative:

Historiae, ex macello, Ispica (Rg) – 2019;

Siracusa Marittima, Ex casello di Siracusa Marittima Stazione – 2018;

Bicycle Wheels – Omaggio a Duchamp, a cura di Arte al Movimento, Siracusa, Convento del Ritiro – 2016;

Effimera, a cura di Arte al Movimento, Noto – 2016;

Aldo Taranto, a cura di Giorgia Romano, Not’Art Galleria, Siracusa – 2015;

INVERTER, Ex Convento del Ritiro, Siracusa – 2014;

VAM – Moon, Siracusa – 2014;

Collateral Placement, Sebastiano Mortellaro, Mela Salemi, Aldo Taranto, Stefania Zocco, Ex Centrale elettrica, Vittoria (RG) – 2010;

Ora non ho più fame, Aldo Taranto, Magazzini Grimaldi, Modica, 2008;

Indigenious, Sebastiano Mortellaro, Aldo Taranto, a cura di Salvatore Lacagnina, Galleria Civica d’Arte Contemporanea Montevergini, Siracusa – 2005.

Altre mostre e curatele:

Io, Giuseppe Armenia, a cura di Aldo Taranto, Biblioteca Comunale di Ispica (Rg) – 2018;

Linee di tempo, Sebastiano Mortellaro, a cura di Aldo Taranto, L’officina Contemporanea , Torino – 2018;

L’origine, Filippo di Sambuy, a cura di Giovanna dalla Chiesa e Aldo Taranto, Palazzo dei Normanni, Cappella dell’Incoronazione, Palazzo Belmonte Riso, Palermo – 2016;

Castel Maniace / Il progetto ideale, Filippo di Sambuy, a cura di Aldo Taranto, Galleria Giorgia Romano, Siracusa – 2015;

T-SHIRT, Moon, a cura di Aldo Taranto, Siracusa – 2014.

Le onde / Gli déi / Gli atleti / L’incendio / Gli uomini.

Clandestino, Corrado Agricola, a cura di Aldo Taranto, Filisto251, Siracusa – 2011.

Primo intervento, Sebastiano Mortellaro / Stefania Zocco, operazione critica e di messa alla prova del museo d’arte contemporanea Montevergini di Siracusa, a cura di Aldo Taranto, Montevergini, Siracusa – 2010.