L’esposizione presenta i lavori fotografici di otto artiste italiane e straniere, Renate Aller, Stefania Balestri, Connie Dekker, Martina Della Valle, Rachel Morellet, Elisabetta Scarpini, Donatella Spaziani, Margherita Verdi. Attraverso la fotografia esprimono se stesse, l’esperienza di vita, mentre osservano la natura, il paesaggio, la vita quotidiana come spazi interiori. Il titolo corrisponde al primo verso di una poesia di Emily Dickinson e invita a meditare riguardo al mondo/universo individuale per tentare di conoscere se stessi. L’invito è indirizzato a Hernando De Soto, un esploratore spagnolo che visse nel secolo sedicesimo nel corso della conquista dell’America, ma realmente è rivolto all’essere umano in generale. E’ possibile scorgere un impegno a perseguire questo intento nel considerare anche l’impossibilità di arrivare completamente a raggiungere questo risultato, la conoscenza di se stessi. Le opere infatti sono come ritmi interiori e suggeriscono di cogliere un varco verso l’inconscio, per scoprire l’essenza al di là dell’apparenza dell’immagine, per considerare i tempi lunghi come un tempo di coscienza, non misurabile, di storie personali, di scene vissute, di pause emotive, in contrasto con i ritmi convulsi del mondo tecnologico.

DE SOTO, EXPLORE YOURSELF (Emily Dickinson) Works by: Renate Aller, Stefania Balestri, Connie Dekker, Martina Della Valle, Rachel Morellet, Elisabetta Scarpini, Donatella Spaziani, Margherita Verdi. December 17, 2006 - March 5, 2007 Inauguration: Sunday 17 December...

Mario Gorni, direttore di Care of, un’associazione che lavora da oltre quindici anni a Milano, ha introdotto e proposto i video di giovani artisti conosciuti nel contesto nazionale dell’arte contemporanea, come Yuri Ancarani, Heather Burnett, Alessandra Cassinelli, Sara Donati, Michela Formenti, Alberto Guidato, Francesco Lauretta, Marzia Migliora, Gabriele Pesci, Luigi Russo, Alessandra Spranzi, Lucia Uni, Luca Vitone, Alberto Zanazzo, che lavorano su temi sociali e problemi o temi politici con uno sguardo ironico – critico sulla situazione attuale nel vissuto quotidiano e nella società multiculturale e multietnica.

Works from the Masetti Family Collection 22 June - 22 September 2006 Inauguration: THURSDAY 22 JUNE 2006 from 9 pm to midnight On the occasion of July in Empoli, the association's exhibition spaces inaugurated last March open to welcome an exhibition homage to Luigi...

Questa esposizione è un omaggio a Luigi Boni, a trenta anni dalla sua scomparsa, artista che ha vissuto in Empoli e, durante la sua giovinezza, in Alessandria d’Egitto e negli anni Trenta ha soggiornato a Parigi.
La sua esperienza artistica ha seguito la corrente della pittura astratta e informale, infatti ha conosciuto le opere di Lucio Fontana, Enrico Castellani, Agostino Bonalumi quando era a Milano e nel territorio di origine erano suoi amici Loris Fucini e Piero Gambassi.
Negli anni Sessanta seguiva le iniziative della Galleria Fiamma Vigo e così propose le sue opere come le croste, i lavaroni, le spugne, gli stecchini. L’esposizione presenta una scelta di dipinti che provengono dalla Collezione Masetti di Empoli e si distingue come una prima ricognizione dell’itinerario artistico di Boni.

Gli spazi dell’associazione aprono con questa esposizione che introduce gli itinerari creativi di dieci artisti che operano nell’arte d’avanguardia e vivono nel territorio toscano. Essi sono Marco Bagnoli, Antonio Catelani, Fabio Cresci, Daniela De Lorenzo, Carlo Guaita, Paolo Masi, Alberto Moretti, Pedro Riz a Porta, Remo Salvadori, Addo Trinci.
L’intento è di elaborare insieme un itinerario per lo sguardo, così da coinvolgere il pubblico che osserva a ricercare molteplici punti di vista attraverso le opere.
Il titolo è derivato da un’opera di Fabio Cresci realizzata appositamente per la mostra e dedicata ad Alberto Moretti, artista e promotore culturale della Galleria Schema a Firenze dagli anni settanta agli anni novanta, che ha visitato tutti gli studi di artisti per scegliere insieme l’installazione da esporre. Infatti tutti gli artisti invitati ad un incontro comune hanno pensato ad affidare a Moretti l’incarico di scegliere le opere da proporre; è una figura con cui è possibile impostare una discussione riguardo al contesto della contemporaneità ed alla situazione artistica.