Vernissage 21 novembre 2013

SINCRESIS Associazione culturale per le arti contemporanee ospita i lavori creativi di diciannove artisti che lavorano in Israele presentati da Amili Gelbman, curatrice del gruppo “And I couldn’t say”, fondato nel 2006. Ha presentato venticinque programmi ed esposizioni artistiche nel mondo, in  U.S. A., Portogallo, Inghilterra, Italia, Austria, Israele.

“And I Couldn’t Say” nasce per creare una discussione aperta di lavoro ed un confronto di  idee, caratterizzata dal dialogo con l’identità israeliana, per sottolineare un punto di riferimento nel tempo tra passato e presente. Il gruppo è attualmente costituito da artisti che operano in Israele, motivati dal creare arte a  presentare il loro percorso tentando di toccare le corde dell’animo umano e delle relazioni umane universali.

“L’arte – scrive Amili – è un modo familiare e accogliente come un punto di partenza per la conservazione di una memoria.

La creazione artistica si sviluppa dalla volontà umana. Il singolo artista esprime la libertà di realizzare la sua vera identità personale in eventi quotidiani e di riflettere sui suoi rapporti con gli altri esseri umani.

Gli artisti in mostra esprimono i loro sentimenti interiori e quelli del mondo esterno che influenzano l’individuo; le opere costituiscono una cattedrale da contemplare, uniscono radici culturali per la scoperta delle ricchezze della fantasia.

Molteplici sono le ragioni per cui gli artisti hanno investito nello studio della creatività, ognuna delle quali assume rilievo nel campo della psicologia.

L’artista non dipinge necessariamente quello che vede di fronte a sé, ma soprattutto ciò che sente. Ogni nuova forma d’arte è l’espressione creativa di ciò che in precedenza aveva affrontato la resistenza.

L’esistenza di ogni artista contemporaneo presenta ogni giorno dilemmi, che comportano di scegliere fra un percorso etico e la guida di leggi esterne.

Il mondo delle arti incoraggia i visitatori a contemplare come l’arte esige meraviglia, impartisce saggezza e colpisce tangibilmente la vita delle persone in tutto il mondo.

Questo è ciò che pensa Amili e la mostra da lei presentata esplora ancora una volta l’importanza dell’arte e della creatività nel mondo contemporaneo offrendo ai visitatori spunti relativi all’interpretazione simbolica e polisignificante dell’opera, partendo da un’idea centrale.

Propone diciannove opere di artisti che rappresentano vari approcci multidisciplinari alla creatività e che propongono esempi di un’arte che sconfina dai territori consueti per ampliare lo sguardo verso la multiculturalità e l’embricazione dei linguaggi. Gli artisti invitati esprimono una confluenza di talenti impegnati in una varietà di campi.

Abraham Sadrinas    Amili Gelbman     Ayelet Zer Sheinboim      Aviva Berger    Gali   Sarig        Iris Deby         Daphna Reves        Daphne Leighton

 Guedalia Naveh          Ben Tzion Schmois         Lior Har-Lev  

Milka Benziman        Neta Shlain         Orna Rav-Hon       Osnat   ZIgdon Pnina Evental          Rachel Hamburger        Ruth Paldi          Yael Neuwirth