L’associazione per le arti contemporanee SINCRESIS di Empoli che ha inaugurato sabato 19 novembre 2022 una esposizione dedicata ad Alberto Moretti 1972 in occasione del centenario della nascita in collaborazione con la FONDAZIONE ALBERTO MORETTI GALLERIA SCHEMA invita il pubblico al finissage.
L’artista ha attraversato nel suo percorso creativo le fasi dell’astrazione, dell’arte pop, dell’arte concettuale e dell’informale. Come promotore culturale, ha gestito insieme a Raul Dominguez, attualmente direttore artistico della Fondazione, la Galleria Schema, nei cui riguardi il Centro Pecci di Prato ha inaugurato una esposizione, “Schema 50”, in occasione del cinquantenario dalla nascita nel 1972.
Le opere, appartenenti al periodo pop del suo itinerario creativo provengono dalla collezione di opere conservate presso l’abitazione dell’artista presente a Carmignano e appartenenti alla Fondazione Alberto Moretti Galleria Schema Polis recentemente costituita nel medesimo Comune.
Nella medesima occasione saranno presentate opere realizzate dagli amici artisti di Alberto Moretti.
L’intento è valorizzare le opere dell’artista, diffondere la conoscenza del suo itinerario creativo e dei suoi esiti e della Fondazione a lui dedicata che li conserva.
SINCRESIS
Associazione culturale per le arti contemporanee
Via della Repubblica nn. 52/ 54 50053 Empoli
+39 0571 73619 +39 338 1880149
Scheda biografica
Alberto Moretti (Carmignano, 1922 – Prato, 2012) è stato un protagonista e un rinnovatore dell’arte e della
cultura contemporanea toscana nella seconda metà del Novecento. Dopo le iniziali prove figurative si è
affermato tra i più originali interpreti della pittura astratto-geometrica e informale, ha partecipato ai
principali movimenti d’avanguardia del secondo dopoguerra e si è inserito nel circuito artistico nazionale e
internazionale frequentando importanti gallerie e riviste. Dalla fine degli anni Cinquanta in poi, Moretti ha
composto assemblaggi oggettuali di stampo New Dada; si è cimentato con ironia in dipinti e collage nello
stile della Nuova Figurazione e della Pop Art; si è misurato con la spazialità realizzando imponenti “strutture
primarie” modulari, rigorosi “disegni-progetti” e riflessioni teoriche sulla simmetria, in un precoce dialogo
con le proposte europee e americane degli anni Sessanta e Settanta. A Firenze, dove ha vissuto per oltre
trent’anni, ha esposto e collaborato con le principali gallerie d’arte della città, fondando nel 1972 assieme a
Raul Dominguez e Roberto Cesaroni Venanzi la Galleria Schema: spazio espositivo e di ricerca
interdisciplinare, divenuto palcoscenico internazionale dell’architettura radicale, dell’arte concettuale, della
Body Art, dell’Happening e della Performance artistica, teatrale e musicale.
In questi anni Moretti ha sperimentato nuovi mezzi e linguaggi, affidando il proprio “procedimento
gestuale” alla fotografia e al cinema d’artista; si è confrontato con le teorie dell’amico filosofo Ermanno
Migliorini e dei critici Lara Vinca Masini, Eugenio Battisti, Achille Bonito Oliva e Alessandro Vezzosi,
intraprendendo una ricerca antropologica, politica e sociologica sul significato del lavoro artistico, come
attestano le installazioni Techne e lavoro come arte (1974-75) e Ideologia come Techne, con cui ha
partecipato alla Biennale di Venezia del 1978. Molte sue opere del periodo recuperano la pratica manuale
dell’intreccio e interpretano i valori esistenziali del gesto e della materia vegetale impiegata, anche tramite
l’uso del colore.
Il ritorno dell’artista alla pittura è stato scandito negli anni Ottanta e Novanta da importanti riconoscimenti
istituzionali alla sua ricerca, rappresentati dalla mostra antologica Alberto Moretti. Made in Florence (1983)
allestita alla Sala d’Arme di Palazzo Vecchio, e dalla retrospettiva Autobiografia (1999) ospitata nella
cornice di Palazzo Pitti a Firenze.
In seguito alla chiusura della Galleria Schema avvenuta nel 1994, Moretti è tornato a vivere a lavorare a
Carmignano, proseguendo con dipinti e fotografie le sue ricerche sull’esperienza sensibile della realtà. Dagli
inizi degli anni Duemila il suo lavoro è stato al centro di numerose esposizioni e delle attività del progetto
regionale “Cantiere d’Arte Alberto Moretti”, promosso dal Comune di Carmignano assieme alla Regione
Toscana, alla Provincia di Prato e al Centro Pecci, con l’intento di valorizzare e tramandare l’eredità
dell’artista. Nel 2008 il Comune di Carmignano gli ha reso omaggio intitolandogli lo spazio espositivo
Alberto Moretti/Schema Polis, situato nei pressi della Propositura di San Michele che ospita la Visitazione
del Pontormo (circa 1528-30).
Opere dell’artista si trovano presso importanti collezioni museali italiane e toscane, tra cui: Galleria
Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea, Roma; GAM – Galleria Civica d’Arte Moderna e
Contemporanea – Fondazione Torino Musei; Centro per l’Arte Contemporanea Luigi Pecci – Fondazione per
le Arti Contemporanee, Prato; Casa Masaccio Centro per l’Arte Contemporanea, San Giovanni Valdarno,
Arezzo; Mac,n – Museo di arte contemporanea e del Novecento, Monsummano Terme, Pistoia; Museo
Novecento, Firenze.
Galleria Schema
https://siusa.archivi.beniculturali.it/cgi-bin/siusa/pagina.pl?TipoPag=prodente&Chiave=90579
https://siusa.archivi.beniculturali.it/cgi-bin/pagina.pl?TipoPag=comparc&Chiave=511417
Raul Ernesto Dominguez
Architetto e storico collaboratore di Alberto Moretti, nel 1972 è stato tra i fondatori della Galleria Schema.
Responsabile dal 1995 dell’Archivio Alberto Moretti/Galleria Schema a Carmignano, ha curato
l’organizzazione delle mostre e la progettazione grafica delle pubblicazioni sull’artista e sulla galleria,
l’attività espositiva del progetto regionale “Cantiere d’Arte Alberto Moretti” (2002-2008) e la
programmazione artistica dello Spazio d’Arte Alberto Moretti/Schema Polis (dal 2008).
Dal 2012 è Accademico ordinario della classe di pittura dell’Accademia delle Arti e del Disegno di Firenze.