Primavera in bianco & nero
2022
tecnica mista su compensato
50 x 50 x 4 cm

 

Biografia essenziale

Figlio d’arte, nato a Roma nel 1964, ha svolto gli studi presso l’Istituto Statale d’Arte di Ciampino (Roma) con Gastone Primon e all’Accademia di Belle Arti di Roma, dove è stato allievo di Enzo Brunori e Duilio Rossoni.

L’incontro con Enzo Brunori, artista umbro esponente di spicco, seppur solo ideologicamente, del Gruppo “Astratto-Concreto” teorizzato nel 1952 da Lionello Venturi, è stato decisivo per la sua formazione ed evoluzione artistica in ambito astratto – informale, dopo un lungo percorso figurativo.

E’ docente di Discipline Pittoriche presso il Liceo Artistico “Paolo Mercuri” di Ciampino (Roma), e titolare del Corso di Pittura Materica e Fluida presso la “Scuola d’Arti Ornamentali” del Comune di Roma. E’ attivo nel settore delle Arti Visive dal 1980.

Sue opere sono presenti in numerosi musei comunali e spazi istituzionali. Ha esposto, tra l’altro, al MACRO di Roma, in numerose Fiere e Gallerie d’Arte in Italia e in Europa. Una sua opera è stata acquisita dal MAC – Museo di Arte Contemporanea di Pernambuco “Teresa Costa Rego” di Olinda (Brasile).

Fa parte del gruppo di artisti di ORLER Style Channel – Arte Accessibile ed è presente in collettive del Gruppo e in alcune televendite.

 

 

Tra le sue mostre recenti più rappresentative si segnala quella all’Esposizione Universale di Milano – Expo 2015 nel Padiglione delle Imprese Unite della Repubblica Popolare Cinese (CCUP Pavillon) nell’Art Contest “The Qualities of China”, con la sua ultima produzione legata al ciclo degli “accumuli”  ispirata al tema “Nutrire il pianeta”, al termine del quale l’artista è stato premiato e selezionato per una mostra itinerante in Cina nel 2016. Nel 2016 partecipa a “Art Innsbruck 2016”, “Montreux Art Gallery – 12ème Salon d’Art Contemporain”, al 16° Premio Nazionale d’Arte Città di Novara”. Nel 2017 espone alla rassegna itinerante in Russia “Lungo la grande via della seta” presso la Galleria Nazionale Belyaevo a Mosca con l’Associazione Qualitaly, e alla Caelum Gallery a New Jork.  Nel 2018 partecipa, tra l’altro, con la Gallery Art Studio all’Art Fair Shopping “Carrousel du Louvre” a Parigi, e alla Mostra “Beyond” nell’ambito della Rassegna Spoleto Festival Art. Nel 2019 espone alla Rassegna “La grande bellezza – Uno, nessuno, centomila” presso il Centro d’Arte Kunsthaus Burg Obernberg (Austria). Partecipa inoltre alla Rassegna d’Arte Contemporanea curata dal Prof. Aldo Maria Pero in occasione della 58a Biennale di Venezia presso il Padiglione Nazionale del Bangladesh a Palazzo Zenobio. Tra le gallerie di riferimento si segnala la Farini Project di Bologna, dove ha esposto le sue opere in numerose mostre collettive. Nel 2020 è presente alla Venice Art Gallery presentato da Giorgio Gregorio Grasso. Nel 2021 espone alla Saphira & Ventura Gallery a New York con il Maco Museum, al Badiani Art Space di Londra e alla Galleria dp-Progetti di Padova con AdiArte. Nel 2022 espone alla Rassegna “100 artisti a Palazzo Fani” a Tuscania (VT).

 

La ricerca di Franco Crocco si è evoluta seguendo la sperimentazione informale, concepita soprattutto in relazione ad una produzione pittorica che predilige linee espressive autonome e in continuo aggiornamento. La possibilità di combinare fra di loro tecniche assai differenti, in una persistente e costante volontà di aggiornamento, ha permesso all’artista di esplorare campi spesso inaccessibili e senza l’esigenza di arrivare ad un lavoro compiuto. L’alternativa tra un’opera definita ed integra ed un’elaborazione non compiuta è spesso risolta in una sorta di work in progress in cui si vuole riservare un posto di primo piano al processo, all’evoluzione della forma più che al risultato. In questa prospettiva l’opera si riempie volontariamente di molte opere e della loro continua revisione.

La produzione di Franco Crocco alterna opere nelle quali il richiamo alla natura, ed in particolare alle stagioni, risulta essere sempre più evidente, ad altre in cui l’artista introduce frasi o parole significative tese a rafforzare un tema specifico, spesso di carattere sociale o legato alla contemporaneità. Il colore, con la sua forte valenza espressiva, rimane il protagonista assoluto delle sue opere.

Negli ultimi anni le sue esperienze legate all’insegnamento, ed in particolare presso la sezione femminile della Casa Circondariale di Rebibbia (Roma), dal 2016 al 2019, lo hanno portato ad elaborare una nuova serie di opere cicliche ispirate alle leggi della Gestalt ed agli accumuli, con l’utilizzo di materiali di riciclo per un’arte eco-sostenibile che evidenziano un notevole impatto visivo, spesso con tematiche dal forte contenuto sociale. In questo contesto si inserisce il progetto “Avanzi di galera”, che ha visto la collaborazione attiva di detenute ed ex detenute di Rebibbia, che si è concluso nell’ottobre 2019 con un workshop presso il Museo MACRO di Roma. Da alcuni anni lavora anche nell’ambito della fluid painting e Resin Art, essendo sempre alla ricerca di nuovi stimoli creativi, e nelle ultime opere si avverte chiaramente un deciso cambio stilistico pur mantenendo intatte le principali caratteristiche formali e compositive.