Enrico Bertelli Federico Cavallini Andrea d’Amore Dario Gentili Juan Pablo Macias Vernissage Sabato 15 marzo 2014 ore 18.00 Domenica 16 marzo 2014 ore 17.00
cura cara orma PICCOLO GRANDE INFINITO Memoria Spezzare Silenzio frammento valore privare ali gambe fuoco stratificare insetto insetto zanzara Sacro morte animala immobile allegoria SBAGLIARE CANCELLARE MORIRE molecolare LIMITE crudeltà Disperdere tortura rifiutare estetica olone vivere natura VIVERE Panico Frammentare equilibrio umanità tensione POESIA Parole Vuoto Poetica immagine PROTESTARE oggi by Doroty xxx
L’associazione Sincresis presenta il lavoro di cinque artisti che vivono nel nostro territorio svolgendo ognuno il proprio itinerario creativo e che si sono incontrati per proporre un progetto espositivo nei nostri spazi. Titolo e sottotitolo della mostra sono completamente scollegati tra loro e non sono in relazione con la mostra. Hello Pump Pump è il nome di un cavallo da corsa. Safe pain relief, è la controindicazione scritta sulla scatola di alcuni medicinali. Il testo è stato realizzato dagli artisti mischiando le parole (dieci ogni artista) con le quali ognuno ha sintetizzato il proprio lavoro. Orari: Sabato 15 marzo ore 18.00 – 21.00. Domenica 16 marzo ore 17.00 – 20.00. Da lunedì a sabato ore 17.00 – 20.00 fino al 15 aprile. Per informazioni e appuntamenti: tel. 0571/73619;a.scappini@virgilio.it www.sincresisarte.com www.sincresisarte.org (new website) Come arrivare: Superstrada da Firenze o da Pisa (FI PI LI) Uscita EMPOLI (la seconda dopo Empoli Est o Empoli Ovest), a 700 metri verso il Centro di fronte alla INCOOP di Via della Repubblica o Ferrovie dello Stato da Firenze, da Pisa, da Siena fermata Stazione Empoli e proseguire a piedi per un chilometro in direzione Pisa.
Enrico Bertelli Dopo gli studi scientifici inizia a lavorare come illustratore presso un quotidiano, “Il Tirreno” e collabora con riviste varie e con uno studio di animazione in qualità di scenografo. Negli anni ottanta nel corso della prima mostra sul suo percorso creativo espone scarti, ritagli dell’attività di illustratore, collage realizzati con le scorie del proprio lavoro, accorgendosi che per lui acquisiscono un senso o significato maggiore rispetto agli altri esiti della sua produzione. Del suo lavoro dice “che va contro l’arroganza dell’evidenza” e cerca attraverso la sua poetica di affermare il suo punto di vista sulla realtà, sulla vita e di mostrarne la complessità. Negli ultimi anni ha esposto nei seguenti spazi: Galleria Peccolo (Livorno),Galleria Maria Cilena (Milano), Studio Delise (Portogruaro), Galleria Tossi (Firenze), Westwnd Galerie (Frankfurt), Fundacìon Aghata Ruiz De La Prada (Madrid), Galerie G96 (Berlin), Galerie A Coté de L’agence (Paris).
Federico Cavallini E’ nato nel 1974 a Livorno, dove vive e lavora. Dopo gli studi tecnico-commerciali si laurea in Storia dell’arte medioevale presso la Facoltà di lettere e filosofia dell’Università degli studi di Pisa. Trasferitosi a Roma lavora nello studio di Fabio Mauri. Da sempre incuriosito dai gesti primordiali del fare umano come la raccolta, la catalogazione e la manipolazione dei materiali, sostiene la tesi per cui “l’arte nasce da un desiderio innato di trasformazione interrotto solo dall’atto di creazione che è primordiale e in qualche modo mortale”.
Andrea d’Amore E’ nato e vive in Toscana. Ha trascorso periodi in metropoli e in zone selvagge. Laureato in letteratura è studioso di antropologia del cibo. Svolge un percorso indipendente come cuoco-chef. Si esprime con film d’arte nel duo Ciboideale. Con Pianox12 realizza esperienze-progetti legati alla problematizzazione dell’ovvio. Più strettamente legato al suo essere si prende cura di se stesso e oggettiva.
Dario Gentili Nato nel 1985, vive e svolge da alcuni anni il suo itinerario creativo a Livorno. Juan Pablo Macias Nato nel 1974 in Messico, nel suo itinerario artistico esplora la relazione fra i sistemi di rappresentazione e l’ affettività, e analogamente fra conoscenza istituzionale e conoscenza insurrezionale. Con le sue azioni, gli interventi e il lavoro sugli archivi, intende causare tensioni fra l’istituzione, la pratica artistica e il campo sociale, abbandonando il piano semantico mediante la produzione di programmi che operano direttamente sul campo biologico, sociale ed economico. Il suo lavoro è stato esposto in importanti musei a livello internazionale.