LE FOTONOVELLE – un libro d’artista
2021\ 2022
Fotografie e stampa in bianco e nero e concept a cura dell’artista
Grafica ed impaginazione: Rachele Ronchi
Stile calligrafico a cura dell’artista
Stampa fotografica su carta opaca 7×9 cm
Ricamo su carta da sketchbook (pagine bianche grezze) con filo cotone color ghiaccio in tecnica punto indietro.
Copertina rigida ricoperta di carta da stampa nera
148 x 210 mm in A5 rilegato a mano in stile giapponese
“Dopo la lunga cena sull’aia, raccontammo diverse storie intorno a quel lungo tavolo di legno, posto davanti al casolare di una comunità rurale poco fuori la vallata. Un enorme falò illuminava il bosco di arancione e le pareti di mattone del fienile diventavano rosse. Il Cerunno, da sopra il poggio osservava l’ampio piazzale del fuoco. I due cani del padrone ci guidarono come due folletti esperti fino al piccolo cimitero del paese. “Seguiteci”, sembravano dirci, fissandoci con quegli occhi spiritati nel buio della strada sterrata. Camminammo in fila e nonostante i diversi litri di vino rosso tracannati a tavola, arrivammo finalmente al cimitero. Sostammo qualche minuto ad ascoltare il silenzio del minuscolo sacrario, guardando il buio della vallata. Quando tornammo al casolare, il falò si era quasi spento. Eravamo stati guidati da quei due ossuti e agili cani sacri. I piccoli levrieri italiani, così amati da D’Annunzio e sempre presenti nei quadri borghesi di Lucien Freud.”
Duccio Ricciardelli
Concept: Le Fotonovelle è un work in progress fotografico multimediale, ideato da Duccio Ricciardelli, dopo un viaggio nel Levante Fiorentino e nel Casentino. Il lavoro che comprende video arte, racconti e performance orale è ispirato alle “Novelle della Nonna” di Emma Perodi, scrittrice toscana vissuta a cavallo tra 800 e 900 in Casentino. Ricciardelli sta lavorando sul concetto di “Narrative art”utilizzando l’interazione tra testo scritto e altre forme di espressione contemporanea. Nel libro d’artista si mescolano testi a fotografie creando una sorta di narrazione poetico espressionista del reale. Quale è la verità? Quale la fantasia? Quale il confine tre Reale e Fantastico?
Biografia essenziale
Duccio Ricciardelli nasce a Firenze nel 1976, dopo una laurea in Storia e Critica del Cinema si dedica alla fotografia di reportage e di scena, approfondisce successivamente i suoi studi sul cinema documentario presso il Festival dei Popoli di Firenze, cominciando a lavorare come operatore, assistente operatore e regista. Lavora per due anni a Roma come assistente di produzione presso la Fandango di Domenico Procacci. Ha diretto e fotografato due medio metraggi sperimentali realizzati entrambi sulle montagne del Trentino, “Ciadina” ( 2008 ) e “Schegge” ( 2009 ). Vince il premio Playmaker 2009 ( FST Mediateca Toscana Film Commission -Play Arezzo ) e con questo contributo realizza il suo terzo lavoro dal titolo “Viaggio a Planasia” ( 2010 ) documentario sulla situazione carceraria sull’isola di Pianosa. Nel 2011 produce e dirige il cortometraggio documentario “Chiodo e il fiume”. Con il video “Vanitas” ( 2011 ) si aggiudica il contest di Video arte della Notte Bianca di Firenze 2011. Nel 2013 vince il Fondo Cinema della Regione Toscana con il documentario “Maldarno” (2012) del quale cura sceneggiatura e regia. Il suo ultimo documentario“Porto Sonoro” (2015 ) è stato prodotto dalla Genova Liguria Film Commission con una giuria presieduta dal Maestro Giuliano Montaldo. Giornalista pubblicista, nell’ultimo periodo la sua ricerca cinematografica si rivolge anche alla scrittura di soggetti e alla creazione di format e sceneggiature.