LUIGI BONI
Opere della Collezione Masetti
22 Giugno – 22 Settembre 2006

Inaugurazione: GIOVEDI’ 22 GIUGNO 2006 dalle ore 21 alle 24

In occasione del luglio empolese gli spazi espositivi dell’associazione inaugurati nel marzo scorso
si aprono per accogliere una mostra omaggio a Luigi Boni, a quasi trenta anni dalla scomparsa,
artista empolese che ha vissuto alcuni anni della sua giovinezza ad Alessandria d’Egitto e che ha
soggiornato verso la metà degli anni Trenta a Parigi, tornando a Empoli, dove era nato nel 1904,
nel corso degli anni Cinquanta. Proseguiva comunque i suoi viaggi, alternando periodi in cui ha
vissuto a Milano, dove ha conosciuto gli itinerari di ricerca di Lucio Fontana, Enrico Castellani,
Agostino Bonalumi. A contatto con le esperienze artistiche fiorentine e toscane, mentre nel
territorio d’origine aveva stretto amicizia con Loris Fucini e Piero Gambassi, si era avvicinato nella
prima metà degli anni sessanta all’entourage della Galleria Numero a Firenze, animata e diretta da
Fiamma Vigo, che presentava in tale periodo, i percorsi creativi innovativi orientati verso
l’astrazione e l’informale, partecipando ad una serie di mostre che tale galleria proponeva in varie
città italiane, e ad esposizioni tenutesi in spazi pubblici e privati, come la stessa galleria fiorentina
Proposte o Palazzo Strozzi a Firenze, o ancora la Fondazione Viani a Viareggio.
“Artista dotato e intelligente, aperto agli eventi artistici contemporanei internazionali, di cui ha
saputo cogliere le emergenze più significative, che ha indagato e sperimentato con grande vitalità
e con apporti personalissimi, rappresenta ancora, per il suo paese, a parecchi anni dalla sua
morte, una punta di diamante” – scrive di lui la critica e storica d’arte ormai conosciuta Lara Vinca
Masini. Dalla serie delle “scaglie”, opere in cui sulla superficie si dispongono, in successione
ritmica, lamelle irregolari, cartacee o lignee, che provocano una sorta di emergenza a scala fitta,
unificata dalla materia spesso monocroma, a quella dei “lavaroni”, concrezioni sferiche di vegetali
marini che gettava e fissava in quantità sul supporto, in aggregazioni guidate sulla tela di juta,
ricoprendo la superficie di colori intensi come il “blu Klein”, colore con cui Yves Klein impregnava le
sue “spugne”, fino alla serie degli “stecchini”, materiali poveri attraverso i quali elaborava le sue
ricerche sullo spazio, Boni con le sue “combinazioni atomiche” attraversa nel suo itinerario artistico
le sperimentazioni dell’Informale, dello Spazialismo e dell’Arte povera secondo una personale
rimeditazione con esempi singolari, proiettandosi verso la contemplazione dell’universo e la
concezione dell’essere con un “fare” rapido ed immediato.
A quasi trenta anni dalla scomparsa, Alberto Moretti, Fabio Cresci, Marco Bagnoli, Remo
Salvadori, che hanno partecipato alla prima mostra dell’associazione Sincresis, lo ricordano con
piacere. Vengono così poste in luce le sue opere conservate dalla famiglia Masetti, che non è
l’unica a possedere nel nostro territorio opere dell’artista, ma che ha manifestato la volontà di
rivalutare la figura di Boni proponendo al pubblico una serie di creazioni rimaste per anni in un
magazzino – laboratorio in cui l’artista lavorava nel corso degli anni Settanta.
Non si tratta di una esposizione onnicomprensiva, ma di un iniziale percorso che può comportare a
breve termine una ricognizione generale dell’itinerario creativo di Boni, una catalogazione unitaria
della sua opera e una retrospettiva completa del suo lavoro suscitando l’interesse di enti pubblici e
privati.


Informazioni : Tel e Fax. 0571/73619 e- mail a. scappini@virgilio.it
Orari: Giugno, Luglio, Agosto: Martedì e Giovedì ore 21.00 – 23.00; Mercoledì e Venerdì ore 18,30 –
20.00. Sabato su appuntamento. Settembre: da Mercoledì a Sabato ore 17 – 19,30.
Come arrivare: Auto: Fi – Pi- Li S. G. C. uscita Empoli ovest; FS: Fi – Si; Fi – Pi: fermata Empoli