Bianco Rosso, 2024, olio, collage, inchiostro, tecnica mista, su carta, cm 25×20 (aperto).

 

 

 

 

Biografia essenziale

Fernanda Mancini è nata a Roma, dove vive in alternanza con Berlino. Ha studiato filosofia all’Università ” La Sapienza”, si è poi specializzata con Leo Lugarini con una tesi sul tema della Wirklichkeit nella “Scienza della Logica” di Hegel. Negli anni Novanta ha frequentato le Accademie di Belle Arti di Roma e di Berlino e studiato pittura con il pittore Frank Geßner.  Ha lavorato nella redazione del Vocabolario della Treccani, collaborato con quotidiani e riviste per la parte culturale.

L’insoddisfazione per la ricerca condotta esclusivamente nell’ambito dei concetti l’ha portata ad una riflessione profonda sull’importanza e autonomia delle immagini, da cui è emerso il suo proprio linguaggio artistico visivo, che nel rapporto dell’immagine con la parola apre le forme logiche ed estetiche a rinnovati spazi ed essenze espressive. Indaga inoltre la possibilità di una vicinanza tra le forme del pensare e la profonda ricchezza e fluidità dell’immagine in rapporto con lo spazio interiore, una ricerca memore anche delle lezioni di Guido Calogero sulla logica noetica, degli studi di Giorgio Colli sulle filosofie presocratiche e delle ricerche più attuali nello stesso campo, studia il pensiero di C.G. Jung.

Ha avuto mostre in Italia e all’estero (Colonia, Berlino, Dießen, Stettino). Argomenti su cui ha lavorato, tanto nel campo delle immagini quanto della parola, sono il frammento, il sacro, il simbolo e il mito, cui ha dedicato opere e mostre.

Diviene consapevole della necessità di considerare il pensiero da un altro punto di vista, tale che permetta di tornare ad una parola ricca e profonda, riconnettendosi in modi nuovi alle forme dell’origine e che si accordi con la potenza dell’intuizione, a formare lo sguardo che guarda al reale concreto, quale manifestazione del profondo nelle cose, come è custodito nel mito e nel simbolo come pure nell’immaginazione e nella parola poetica.

Parallelamente alla pittura l’artista si dedica alla poesia e ad opere in forma di libro, in cui alla pittura al disegno e alla fotografia associa sue poesie o brani da letture.

 

 Pubblicazioni selezionate

Saggistica

Nel 1992 il saggio “Il concetto hegeliano dell’Assoluto nella ‘Scienza della Logica’, Il Pensiero, vol. XXII – 1992

Nel 2013 per le edizioni della cattedra di Italianistica dell’Università di Stettino, il saggio “Meret Oppenheim. Una junghiana tra i surrealisti” Per le stesse edizioni,

nel 2018 pubblica il saggio “Simbolo. Immagini di un incontro possibile”, e

nel 2021, “A mo’ di emblema”, in cui unisce prosa poesia e una sua opera ad olio

Poesia

Nel 2015 ha avuto il primo premio di “Ritratti di Poesia. 140” con la poesia “La Rosa come l’acqua” sempre

nel 2015 la menzione speciale di CasaPoesia di Perugia con l’haiku “E poi in giardino”

Nel 2017 è invitata alla manifestazione “Ritratti di poesia”, a Roma

nel 2017 ha pubblicato una poesia nell’antologia “Adriatico”a cura della Associazione Euterpe

nel 2018 Mariano Apa sceglie 9 sue poesie per la monografia “Fernanda Mancini. Il pensare le immagini è il luogo e il tempo delle Icone”, Gangemi editore

nel 2020 ha pubblicato la poesia “Cefalù” nel libro “Allegracuore” di Roberto Giardina, edizioni Torri del vento

nel 2021 riceve la Menzione d’onore al Premio Lorenzo Montano con la poesia “Quel turgore”

nel 2022 riceve la Segnalazione di merito al Premio Carrera per l’opera “Episodio due. In un movimento, nello stesso

2022 pubblica l’opera” Episodio due. In un movimento”, Il Convivio editore

nel 2022 partecipa alla mostra “Biofilia. La seduzione dell’acanto”, a cura di Roberto Lucifero, presso la Cappella Orsini di Roma, con due opere d’arte e la poesia “A Cristina Regina di Svezia”, pubblicata in catalogo

nel 2023 è finalista al Premio Montano nella sezione Prosa Inedita con la raccolta “Episodio tre. In sette movimenti” ancora

nel 2023 ha pubblicato la poesia “Lampedusa” per le edizioni Torri del vento

È stata negli anni ospite in diverse manifestazioni poetiche per la festa della donna – 8 marzo, nel 2024 ha letto e anche partecipato all’organizzazione delle letture poetiche “Due ore. Creatività femminile” presso Bibliothe’- Roma

Esposizioni selezionate per le arti visive 

2015     Artfair, Padova

2016     “Tripeditrip”, Fondazione Ebert, Berlino, Personale

2017     “Liquefare l’immobile”, promossa da “Ritratti di poesia”, Roma, Personale

2017     “Frammenti”, Romalibera, Roma, Personale

2017      Biennale del libro d’artista, Castel dell’Ovo, Napoli

2018   Il pensare le immagini è il luogo e il tempo delle icone, Monografia 2014-2017, a cura di Mariano Apa, Gangemi Editore International, Roma

2021, 2022, 2023 Collettive curate da Francesco Gallo Mazzeo, Bibliothe’, Roma

2022 e 2023 Esposizioni Collettive a cura di Roberto Lucifero, Cappella Orsini, Roma

2023 Lo Sguardo, personale a cura di Francesco Gallo Mazzeo, Roma Nel 2023 per le edizioni Annydi di Napoli esce la raccolta di sue opere “Nomen” con testo di Francesco Gallo Mazzeo, nel 2024 con Annydi partecipa alla fiera d’arte di Forlì;

nel maggio 2024 un suo libro d’artista è promosso libro del mese del museo CABA, Fondo Archivio Libro d’Artista Villa Verlicchi DART diretto da Lamberto Caravita;

nel 2024 sulla sua arte Stefania Salvadori pubblica un saggio nel volume Domenico Chianese, Aisthesis e Psyche, ed Campisano, inoltre una sua opera compare sulla copertina del libro.

Settembre 2024 esposizione Libri d’artista a Matera con Linea d’arte Officina Creativa; Novembre 2024 mostra con la galleria VisioniAltre di Adolfina De Stefani di Venezia

novembre 2024 esposizione allo Spazio Mantegna di Milano;

dicembre 2024 Mailart Esserci senza Esserci di Enzo Correnti;

Partecipa da molte edizioni alla Biennale del libro d’artista e all’appuntamento del piccolo formato “VentiperVenti”, entrambi promossi e organizzati da Linea d’arte Officina Creativa di Napoli.

Ha esposto al Muz di Stettino, partecipato a due edizioni della Triennale d’Arte Sacra Contemporanea di Lecce, sue opere sono state esposte alla Fondazione Stauros Isola del Gran Sasso in occasione della tredicesima Biennale d’arte sacra, e alla Cappella Orsini-Fondazione Roberto Lucifero di Roma. Ha avuto mostre all’Istituto Italiano di Cultura di Colonia e di Berlino.