FLATLAND
in collaborazione con Laura Rescio
(cfr. 100X100 Libro d’artista Laura Rescio)
Allestimento brossura a filorefe
https://drive.google.com/file/d/1ogwh0QRiIgGlFkTfECEhfRIhFTA7WCiq/view?usp=sharing
Biografia essenziale
Giusi Bonomo nasce a Modica nel 1978.
Ha studiato Giurisprudenza presso l’Università degli Studi di Catania dedicandosi alla ricerca e al lavoro in studi legali, collaborando con professionisti.
Successivamente, si è formata nel settore del turismo culturale. Ha partecipato a vari corsi, seminari e laboratori concettuali di fotografia e teatro.
Collabora alla redazione di articoli e interviste su libri di fotografia per una casa editrice di libri fotografici.
Attualmente fa parte dell’associazione Donne Fotografe -Italian Women Photographers’ Association e del progetto WAD & Community Woman Visual Artists Database.
Mostre Collettive e pubblicazioni
2015
– “Si bruciano il polpaccio” video a cura di Serafino Amato, Fiorentini Art Studio di Roma, presso John Cabot University
– “Si bruciano il polpaccio” mostra fotografica collettiva a cura di Serafino Amato, Fiorentini Art Studio, John Cabot University Roma
– “Si bruciano il polpaccio”, Trame. 5, Festival dei libri sulle mafie, Direttore artistico Gaetano Savatteri, giornalista e scrittore
– collaborazione alla rivista on line “La Pagina”
2017
– “Fotografica-mente”, percorso di foto counselling a cura del Consultorio della Provincia di Ragusa
– “Sensorium” mostra collettiva d’arte contemporanea a cura di Giuseppe Carrubba, in collaborazione con il MACT & CACT Arte Contemporanea Ticino, Galleria civica di Floridia, Siracusa
– “1801 Passaggi” un paese italiano 2017, a cura del MAVI Museo Antropologico Visivo Irpino e dell’Associazione LaPilart
– VIRIDI , a cura di Laura Manione, Museo del Fiore di Sanremo, Villa Ormond
– Letterature urbane 2.0 mostra collettiva fotografica a cura di Antonio Buonocore, presso Arca San Marco di Vercelli
2018
“Insoliti urbani” pubblicato su Clic.hè, web magazine di fotografia e realtà visuale
–“Persona” Si fest off 2018 a cura di Tomas Maggioli, Festival a Savignano sul Rubicone
– “Spazio, apertura, libertà” su CLICHE’, Web magazine di fotografia e realtà visuale edito da Deaphoto, Firenze
2019
– “Istanbul”, Festival di fotografia “Letterature Urbane 5.0”, con il patrocinio dell’AIRC, Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro.
– PAROLES D’HISTOIRES, a cura di Acte Public Compagnie, Festival di Cinema, Spettacolo, Documentari, Lione (Francia)
– On the road, mostra fotografica collettiva, a cura di Luisa Briganti, Kromart Gallery, Roma
– “Der Zoo” , T2 , a cura di Laura Manione e Ottavia Castellina, Quarenghicinquanta Photogallery, Bergamo
– “La botanica degli affetti”, su Fotoit, FIAF
– “Istanbul“, Letterature Urbane 5.0.1, a cura di Antonio Buonocore e Chiara Mazzeri, Patrocinio AIRC, Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro, Regione Piemonte, Regione Valle d’Aosta
2020
– “Der zoo“, T2 Percorsi Fotografici, a cura di Laura Manione e Ottavia Castellina, Galleria SpazioArte Prospettiva 16, Boretto (RE)
– “Der zoo”, Balloon I Contemporary Art and Publishing, a cura di Valentina Barbagallo e Giuseppe Mendolia Calella
– “Senza titolo, 2020“, Italy Photo Award, Premio Valorizzazione della cultura fotografica
– I Demoni Meridiani, Grenze Arsenali Fotografici, Festival di Fotografia Verona; pubblicazione zine #M di Spaziofotocopia a cura di Magazzini Fotografici, Napoli
– Special mention “Sensorium”, call “Desire” Urbanautica/ Ragusa Foto Festival
– “Rinascite” a cura di Clic.hé web magazine
– “Rinascite”, a cura di Covid_magazine
– “Rinascite“, SHUTDOWN, a cura di Istituto Luce Cinecittà, Roma Fotografia eventi
– “BAD TASTE” a cura di Yogurt Magazine
– “Erbario”, a cura di Origine magazine
– “Der zoo”, Passepartout Photo Prize, International fine art photography contest, gallery online, Roma
– In The Light of you, intervista all’artista e fotografo Giorgio Barrera, Modulazioni Temporali.it, Roma
2021
– Mikros, pubblicazione di un libro con multipli d’artista, a cura di Door factory, Roma
-I Care, lavoro fotografico in mostra nella sezione Reunion calling al Festival Internazionale di Fotografia e arte a Monopoli
– Itaca, Atene 2017, immagine manifesto per Manifestoin3D nell’ambito del progetto “20S Energie Nove, a cura di Centro Gobetti di Torino e Officine Culturali di Catania
– Itaca, Atene 2017, pubblicazione nella tesi di laurea in Storia dell’arte presso Università di Palermo
– Mojo, rivista a cura di Yogurt Magazine
– Mojo, esposizione al Charta Festival, Roma
– Progetto Donne Forti per Agitu, Valsusa FilmFest
– Eis Pegàs, lavoro fotografico in mostra a Grenze Arsenali Fotografici, Peripherie, Festival di Verona
– Mikros, Unseen Amsterdam Photo Fair
– Iniziativa Solidarity Fine Art, a sostegno delle donne afghane, a cura di Donne Fotografe Italian Women Photographers’Association e Le donne per le donne
– mostra Iniziativa Solidarity Fine Art, Pop up Store di Designitaly, Milano
– WAD & Community, Database donne artiste, AMACI, 17esima Giornata del Contemporaneo
Biografia essenziale
Laura Rescio, traduttrice, collabora con varie case editrici e si dedica alla scrittura.
Da sempre appassionata di libri, grafica, illustrazione, alfabeti e carta, ha conseguito il
Master in editoria dell’Università di Bologna diretto da Umberto Eco, dove ha studiato
grafica editoriale con Giovanni Lussu.
Ha iniziato con un libro fatto a mano per l’esame di questa materia (I sopravvissuti) e
non ha più smesso.
Il suo interesse per questo tipo di progetti è confluito nel progetto Ordine Alfabetico (in
origine Autostampo), che comprende opere interamente autoprodotte, realizzate e
cucite a mano o in tipografia, a volte con contenuti propri, a volte in collaborazione con
altri artisti.
Negli anni ha esplorato il mondo dei piccoli produttori agricoli con il progetto Gente
Straordinariamente Comune, ha raccontato storie di famiglia con La guerra secondo
mia madre, ha mostrato alcune visioni personali in Città chiusa e Pelle.
Il suo ultimo lavoro, in collaborazione con il fotografo Roberto Buratta, è Il libro dei
viaggi non fatti, nato durante il periodo del lockdown.
Con la fotografa Giusi Bonomo ha progettato Flatland, in cui le immagini dell’artista
dialogano con brani tratti da Flatland di Edwin Abbott Abbott, di cui ha tradotto i testi.